Realizzato su incarico del Comune di Zone dalla guida alpina Roberto Parolari e da Andrea Tocchini nel corso del 2015, tale sentiero conduce in sicurezza alla grotta “Cuel de la Scadecla”, suggestiva cavità posta sul roccioso versante meridionale del monte Bluzena, ultimo avamposto del Guglielmo in direzione di Zone.
Peccato che tale percorso, tranne che in un cartello posto nell’abitato di Zone, non sia in alcun modo segnalato. Qualche problema di orientamento si pone quindi sia nella ricerca dell’attacco del sentiero attrezzato che nella fase di discesa. Tenetene conto.
Cercherò quindi, per quanto possibile, di descrivere l’itinerario (in attesa che il Comune di Zone provveda ad una prossima segnalazione del percorso).
La Scheda
Partenza: Zone (700 m)
Arrivo: Monte Bluzena (1.328 m)
Dislivello: circa 650 metri, saliscendi compresi
Tempi di percorrenza: 2 ore la salita – 1 ora la discesa
Difficoltà: EEA (percorso per escursionisti esperti ed attrezzati, necessaria quindi l’attrezzatura di sicurezza)
Periodo dell’anno: consigliate le mezze stagioni
Distanza da Brescia: 41 km
Note: Si consiglia di portare una torcia elettrica
Si parte da Zone (questo il parcheggio di partenza) e si seguono in salita le indicazioni per il “Bosco degli gnomi“, le simpatiche sculture lignee create inizialmente da Luigi Zatti, detto «il Rosso», e più recentemente arricchite da altre creazioni, che popolano una parte della “Val Vandul” e che si visitano durante l’ascesa.
Si prosegue poi ancora in salita sulla stradina in direzione del monte Guglielmo finché si giunge ad un grande cartello indicante la “Casa Alpina di Zone”. Qui si prosegue verso destra, su una sterrata in leggera pendenza e, poco dopo, si prosegue a sinistra ad un bivio, lasciando a destra la deviazione per la stessa casa Alpina. Giungiamo così in breve ad una sorta di passo, in località “Posha”, dove alla nostra destra si nota l’isolata boscosa elevazione del Bluzena, e alla nostra sinistra si erge il massiccio del monte Guglielmo, qui caratterizzato dalla rocciosa vetta del Corno del Bene, come anticipato anch’essa percorsa da una difficile ferrata.
Pieghiamo a destra, in direzione del Bluzena stesso, e arrivati nei pressi di una casetta, proprio ai margini del bosco, imbocchiamo a sinistra un sentiero (bollato in rosso su alcuni alberi) che scende leggermente nel bosco. Poco oltre, fra l’edera, ad un altro bivio proseguiamo ancora a sinistra in leggera discesa, lasciando invece a destra un sentiero che conduce sotto roccia.
Ora aggiriamo a meridione il Bluzena, attraversiamo una radura e con leggeri saliscendi giungiamo nei pressi di una banconata rocciosa, alla cui base ha inizio il Sentiero attrezzato (ad una quota di circa 1.260 m).
Tornati alla deviazione proseguiamo in salita, sul sentiero zigzagante che ben presto conduce in un prato (1.290 m di quota) dove hanno termine i circa 200 metri di cavetto metallico.
Ora si piega a destra e seguendo la cresta una traccia di sentiero saliamo nei pressi della non lontana vetta del Bluzena (1.328 m), proprio ai margini del bosco, con splendido panorama sul lago d’Iseo.
Sempre seguendo i bolli rossi aggiriamo a nord il Bluzena tornando infine alla loc. Culme, da cui eravamo transitati in precedenza.