Sul monte Cas: la montagna a picco sul lago di Garda

Con questo itinerario saliremo sul monte Cas, un’imponente rupe a picco sul Lago di Garda, ricca di testimonianze relative al primo conflitto mondiale e su cui sorge il Santuario della Madonna di Montecastello, dalla lunga storia.


Secondo alcuni una primitiva cappella sorgeva qui fin dall’anno 802, sui ruderi di un antico castello.
Una leggenda narra poi che durante una battaglia fra bresciani e trentini, dal luogo in cui oggi sorge la chiesa, apparve la Madonna in forma di stella luminosa che paralizzò gli invasori permettendo ai bresciani di vincere la contesa.
Di certo si sa che a partire dal XII secolo fu luogo un eremitaggio, e la chiesetta allora esistente venne poi trasformata progressivamente nell’attuale Santuario nel corso del XVI secolo.
La solennità del Santuario ricorre oggi l’8 settembre, giorno della natività di Maria mentre le aperture alle visite sono previste nelle giornate che vanno da Pasqua alla fine di ottobre.
Se raggiungere il Santuario non presenta alcuna difficoltà, un poco più impegnativa è la salita al monte Cas – che su talune mappe è definito monte Castello – sovrastante il Santuario stesso, cima che venne fortificata già prima dello scoppio della prima guerra mondiale con la realizzazione di batterie di artiglieria e tutta una rete di trincee, piccoli ricoveri e riservette scavati nella roccia.
Perfino la croce di vetta, da cui si gode di una splendida vista sul lago e sui monti circostanti, sorge sopra un osservatorio sotterraneo in cemento di cui emerge dal terreno la rotonda cupola.

La Scheda
Partenza: strada di collegamento fra Gardola e Prabione (574 m)
Coord. 45.742414, 10.730828
Arrivo: Madonna di Montecastello (691m) – monte Cas (779 m)
Dislivello complessivo: 205 m
Tempi di percorrenza: 40 minuti la salita – 25 minuti la discesa
Se optate per il giro ad anello 1 ora e 30 minuti in totale
Difficoltà: T (Turistica) fino al Santuario – E (escursionistica) per la vetta
il percorso si sviluppa su una ripida stradina per il Santuario, poi su un ampio sentiero a tratti esposto
Periodo consigliato: tutto l’anno, salvo vi siano condizioni di scivolosità (neve, bagnato, ecc.) relativamente al tratto che dal Santuario porta in vetta
Distanza da Brescia: 64 km

Accesso:
Raggiunto il Lago di Garda percorrendo la Sp 45 bis Gardesana occidentale, circa 4 km oltre l’abitato di Gargano, subito dopo essere usciti dalla galleria dei “Ciclopi” deviamo a sinistra in direzione di Tignale.
Si percorre ora la panoramica strada in salita, con bella vista sul lago, si superano gli abitati di Oldesio e di Gardola e si prosegue in direzione di Prabione e di Tremosine. Circa 1 km dopo aver superato Gardola si notano sulla destra le indicazioni per il Santuario di Montecastello e si trovano alcuni parcheggi, in cui si può lasciare l’automobile (Visualizza su Google Maps).

Descrizione:
Volendo sarebbe possibile salire nei pressi del Santuario in automobile, tuttavia il ridotto numero di posteggi a disposizione, le ristrette dimensioni della strada e la relativa facilità d’accesso fanno propendere per la piacevole passeggiata.
A piedi si segue la stradina, costeggiata dalle quattordici edicole votive della Via Crucis, e dopo circa 800 m, si raggiunge il portale d’ingresso nei pressi del sagrato della Chiesa, a 691 m di altitudine.
Una pausa è d’obbligo: il panorama, a strapiombo sul sottostante lago, e la visita alla chiesa meritano certamente una sosta.
Davanti a noi tutta la catena del monte Baldo; verso Nord si nota Riva del Garda e più in alto il monte Altissimo di Nago e il monte Stivo, verso Sud lo sguardo si spinge invece fino a Sirmione e alla sua penisola.
Fin qui l’itinerario è adatto a tutti.
La prosecuzione invece, seppur non difficile perché si svolge su un ampio sentiero, è da riservare a coloro che non soffrono di vertigini perché, in taluni punti, il tracciato essendo scavato nella roccia risulta un po’ esposto.
Per salire sulla vetta ci portiamo quindi accanto al portale d’ingresso della chiesa, prendiamo il viottolo segnalato (segnavia 266) che dapprima transita dalla Casa degli esercizi – Eremo di Montecastello, quindi sale zigzagando nel bosco, passando accanto ad alcune gallerie d’origine militare.
Raggiungiamo un primo pulpito, da cui si gode di una bella vista sul sottostante Santuario, e proseguiamo in salita arrivando subito dopo ad un secondo poggio, dopo il quale, alla base di uno sperone roccioso, teniamo la sinistra.
Pochi metri dopo, come ben evidenziato da un apposito pannello informativo, possiamo notare un’altra galleria, un tempo utilizzata come postazione fotoelettrica.
Ripresa la salita arriviamo ad un ultimo belvedere, stavolta un poco più discosto dalla mulattiera, dove ci si presentano due varianti per arrivare in vetta: è possibile sia prendere il ripido sentiero che si alza deciso verso la vicina cima oppure si può proseguire ancora per un breve tratto sulla mulattiera, qui un poco esposta, e pervenire alla vetta da Nord, con un sentiero che si stacca alla sinistra della mulattiera stessa, raggiungendo ben presto l’aerea e panoramica cima del Monte Cas, sovrastata da una grande croce costruita sopra un bunker bellico.

Il Santuario di Montecastello

Per il rientro possiamo ripercorrere il medesimo percorso di salita oppure possiamo effettuare un giro ad anello (ci servirà, per quest’opzione, una mezzora in più).
In tal caso dalla cima continuiamo verso nord, quindi verso l’alto Garda, ritrovando poco dopo l’ampio sentiero contrassegnato dai segnavia n.266.
Lo si segue oltrepassando una piazzola di tiro e alcune gallerie fino ad arrivare ad un pulpito panoramico: in questo tratto prestate particolare attenzione perché l’ampio sentiero fiancheggia la bastionata rocciosa a picco sul lago.
Dopo il pulpito ci spostiamo a sinistra rientrando nel bosco di latifoglie e dopo una breve discesa arriviamo a un bivio: lasciamo il sentiero segnalato n. 266 che piega decisamente destra in direzione di Tignale-Prabione e Campione, e proseguiamo invece dritto sul più ampio tracciato nel bosco, sempre verso ovest.
Poco dopo ritroviamo anche i segnavia biancorossi che seguiamo fino ad arrivare sulla strada che collega Tremosine a Tignale.
Basta ora volgere a sinistra per tornare in breve ai nostri veicoli.

Il lago di Garda, a strapiombo sotto il percorso

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