Un’elegante cima dall’inconfondibile aspetto piramidale.
Potremmo sintetizzare così la meta di questa escursione, il monte Censo, la panoramica altura che domina l’intero lago d’Idro sui cui fianchi sorge anche una delle più maestose e meglio conservate fortificazioni napoleoniche d’Italia, la Rocca d’Anfo, un vero e proprio sbarramento a protezione di possibili invasioni da parte dell’Impero asburgico.
La scheda
Partenza: chiesa di S.Petronilla (524 m) – Coord. 45.769068, 10.490077
Arrivo: monte Censo (1.012 m)
Dislivello complessivo: 488 m
Tempi di percorrenza: 1 ora e 40 minuti la salita – 1 ora e 20 minuti la discesa
Difficoltà: E (escursionistica) – il percorso si sviluppa su sentiero e tratti su strada al rientro
Periodo consigliato: dalla primavera all’autunno, evitando i momenti più caldi in estate
Distanza da Brescia: 51 km
Accesso:
Risalita la Valsabbia e raggiunto il lago d’Idro si prosegue sulla Ss237 finché, subito dopo aver oltrepassato l’abitato di Anfo, notiamo a sinistra la strada che sale in direzione del Passo di Baremone e del Passo Maniva.
Imbocchiamo tale strada e la percorriamo per circa un km giungendo alla chiesa di S.Petronilla, nei cui pressi lasciamo i nostri mezzi.
Descrizione:
Il sentiero 433 prende avvio proprio davanti alla chiesa, nei pressi del tornante. Il cammino si fa subito impegnativo salendo con numerose curve nel bosco, con ampi scorci sul lago, sempre ben guidati dagli immancabili segnavia biancorossi e neroblu, che ci indicano il giusto percorso anche laddove si incontrano alcune possibili deviazioni.
Più in alto dopo esser passati brevemente nella valle di Fontana Fredda si torna sul versante lacustre, procedendo a mezza costa ed arrivando, poco dopo, in un punto in cui il sentiero effettua un tornante: qui, se vogliamo, una breve deviazione ci permette di raggiungere un pulpito panoramico che ci regala una bella vista sul sottostante abitato di Vesta e sulla più vicina e isolata Torre della Lunetta della Rocca d’Anfo, la maestosa fortezza che caratterizza l’Eridio.
Tornati sui nostri passi riprendiamo a salire incrociando poco dopo un altro sentiero dove proseguiamo sulla destra. Ne segue un nuovo tratto zigzagante (non sporgetevi al primo tornante: è molto aereo!), dove la vegetazione si fa via via più rada regalandoci una migliore vista.
Dopo un altra serie di curve arriviamo infine nei pressi della vetta, dove incrociamo anche il sentiero che sale da Cuca Chetoi (da cui torneremo) e tenendo qui la destra raggiungiamo infine il Bivacco, con la vicina e panoramica croce, e poco più in alto la vera sommità del monte Censo (1.012 m).
Notevole il panorama che si può ammirare: sotto di noi l’intero lago d’Idro con bella vista in particolare sugli abitati di Anfo e di Vesta. Verso Sud la mole del monte Paghera, a Est il monte Stino e, poco più in là, il monte Manos. Verso Nord la valle del Caffaro e l’alta Val Sabbia, mentre dietro di noi, a Ovest, la mole dolomitica di cima Meghè e, più vicina, l’erbosa cima Valcaelli.
Al ritorno possiamo sia tornare dal medesimo percorso di salita, che in poco meno di un’ora ci riporterà ai nostri mezzi, oppure possiamo fare un piacevole giro ad anello.
In tal caso al primo bivio continuiamo a destra, su sentiero, in direzione di Cuca Chetoi (895 m), località posta nei pressi della strada asfaltata che prosegue verso il passo di Baremone.
Raggiunta tale strada possiamo sia seguirla in discesa per tutto il suo sviluppo fino a tornare a S.Petronilla (in tutto sono 5 km su una strada scarsamente trafficata) oppure, una volta arrivati nel vallone di Fontana Fredda (che troviamo circa un km più avanti) basta prendere il sentiero – non segnalato – che scende a sinistra della strada passando subito dopo accanto a due abitazioni, i c.d. fienili di Sozea.
Camminando quindi accanto al torrente si rientra più in basso nuovamente sulla strada che si deve poi seguire ancora in discesa fino a tornare alla chiesa da cui eravamo partiti.
Tornati ai propri mezzi vi suggerisco anche una visita alla Rocca d’Anfo e al Museo in essa ospitato, che custodisce importanti cimeli risorgimentali e delle due guerre mondiali, la cui visita di quest’ultimo è libera e gratuita.
Per informazioni relative alla visita alla struttura e alle date di apertura del Museo è possibile visitare il sito web www.roccadanfo.eu.