Ma Porto Santo non è solo questo, è anche un’opportunità per tutti gli appassionati della vita all’aria aperta, in particolare per gli amanti di trekking e mountain bike.
Normalmente si pensa infatti che una vacanza su un’isola sia una vacanza di solo mare, con tutti i divertimenti e gli sport che ne conseguono. A volte effettivamente è così. Altre volte, invece, si scopre un’isola diversa, meno turistica ma non certo meno affascinante, con luoghi solitari e cime dalla spiccata personalità, che permettono di coniugare una vacanza di stampo escursionistico con un soggiorno di mare.
É questo il caso di Porto Santo, isola di origine vulcanica, situata a circa 50 km a nord-est dall’isola di Madeira, a 500 km dalla costa africana e circa 1.000 km dall’Europa, nel bel mezzo dell’oceano Atlantico.
Porto Santo è connotata da una costa sud dal dolce aspetto caratterizzata dalla lunghissima spiaggia dorata (da qui l’appellativo «Ilha Dourada» con cui è anche conosciuta), e da un versante settentrionale più selvaggio, dove si ergono alcuni rilievi montuosi di modesta entità separati da una sorta di altipiano centrale. Intorno all’isola ci sono poi sei isolotti disabitati, due dei quali sormontati da fari.
Il clima è gradevole e le temperature sono miti pressoché tutto l’anno. Venti secchi e precipitazioni poco abbondanti contribuiscono a rendere arido il territorio, soprattutto al termine del periodo estivo.
Ampie fioriture e verde diffuso connotano invece il paesaggio in aperta primavera.
L’economia locale è trainata dal recente sviluppo turistico dell’isola, mentre attività tradizionali come l’agricoltura e l’allevamento risultano invece oggi notevolmente ridimensionate.
L’isola fu scoperta, o forse più correttamente si dovrebbe dire “riscoperta” visto che fin dall’antichità si conosceva l’esistenza di isole al di là delle colonne d’Ercole, nel 1418 da alcuni navigatori portoghesi, João Gonçalves Zarco e Tristão Vaz Teixeira. Rapidamente colonizzata, fin dai primi anni gli insediamenti nell’isola incontrarono una certa difficoltà, sia per la scarsità di acqua sia per le frequenti incursioni di pirati algerini. Scomparsa la pirateria e risolto in parte il problema dell’approvvigionamento idrico, oggi la popolazione residente è pari a circa 5 mila unità, che si triplicano però nei periodi di maggiore affluenza turistica.
Il Centro urbano principale, in realtà poco più di un piccolo paese, è la città di Vila Baleira situata circa a metà della costa sud. Da segnalare, fra gli edifici di rilievo storico la dimora di Cristoforo Colombo che qui soggiornò per circa due anni. Colombo, intorno al 1477, sposò infatti Filipa Moniz, figlia di Bartolomeo Perestrello, il governatore delle Azzorre, dalla quale nel 1481 ebbe un figlio, Diego.
Si racconta, fra l’altro, che fu a seguito del ritrovamento periodico sulla spiaggia di quest’isola di semi esotici, evento che lasciava supporre la presenza di altre terre al di là dell’oceano, che Cristoforo Colombo iniziò a sognare di trovare una rotta più breve per le Indie.
Escursionismo e alpinismo a Porto Santo
Tutte le cime e le principali escursioni
Quasi tutte caratterizzate dalla completa assenza di segnalazioni, l’ascesa alle varie cime dell’isola rappresenta una piacevole variante rispetto ad una vacanza di solo mare. Va comunque precisato che sebbene si tratti di cime dall’altezza modesta, è richiesta sempre attenzione poiché spesso il terreno è friabile e le rocce sommitali esposte.
Infine, data l’assenza di acqua sui vari percorsi, è bene portar con se bevande in misura adeguata.
Tempi di percorrenza: Si tratta perlopiù di brevi escursioni, con dislivelli modesti ed effettuabili variamente da mezz’ora a un paio d’ore.
Classificazione della difficoltà:
- T = Itinerari di carattere Turistico, si svolge su strade, mulattiere o larghi sentieri.
- E = Itinerari di carattere Escursionistico su sentieri od evidenti tracce in terreno di vario genere
- EE = Itinerari per Escursionisti Esperti, che presentano difficoltà quali pendii scivolosi di erba o rocce, singoli passaggi rocciosi di arrampicata. Richiedono passo sicuro ed assenza di vertigini
Pico de Ana Ferreira (283m) – Diff. EE-A
Superba cima con pala sommitale, caratterizzata da numerose grotte vulcaniche. La via più semplice per salirvi in vetta prende avvio dal depuratore, lungo la strada per i campi da golf. Da qui si segue fino al suo termine una sterrata che si stacca decisa alla destra della strada, quindi si procede senza percorso obbligato, anche fra la vegetazione, fino a raggiungere il versante nord del monte. Giunti a quest’ultimo si punta senza grandi difficoltà all’intaglio alla sinistra della cima, da cui in arrampicata (con passaggi di I°) si perviene all’ormai vicina vetta con cippo in cemento. Fare attenzione nei metri finali molto esposti.
Espigao (270m) – Diff. E
Panoramica cresta, prevalentemente erbosa, ad ovest dell’isola. Dalla strada per il Miradouro das Flores, a sud-ovest dell’isola, si procede dapprima in direzione di Morenos quindi, appena dopo il termine dell’asfalto, si prende una sterrata che sale verso destra. Raggiunta la cresta si procede quindi senza percorso obbligato lungo la stessa, prestando attenzione in alcuni brevi tratti esposti, pervenendo ben presto sulla panoramica cima. Per il rientro, oltre naturalmente al percorso di salita, e possibile continuare nel versante nord del monte, scendendo poi senza percorso obbligato lungo il fianco est del monte da cui si rientra in breve alla strada per i campi da golf.
Cabeco do Zimbralinho (183m) – Diff. T
Panoramica cima, raggiungibile anche in fuoristrada o in mountain bike, all’estremità sud-ovest dell’isola. Dalla strada per il Miradouro das Flores, a sud-ovest dell’isola, si tiene la sinistra al bivio con Morenos, e proseguendo sulla sterrata si perviene alla panoramica cima.
Pico do Facho (516m) – Diff.EE
Punto culminante dell’isola, oggi caratterizzato dall’invasiva presenza di una postazione radar. Si narra che un tempo, nei pressi della cima, venisse acceso un falò (facho) per allertare la popolazione nel caso di avvistamento delle navi dei pirati algerini, autori di devastazioni e saccheggi per secoli. Il modo più semplice di salirvi è percorrere la strada acciottolata per il Pico do Castelo, proseguendo dritti all’ultimo bivio per il Miradoro do Castelo. Raggiunto il termine della strada, un cancello in legno interdice la prosecuzione in automobile verso la vetta. L’accesso stesso alla vetta potrebbe risultare vietato a causa della presenza di postazioni radar militari nei pressi della cima. A piedi si procede ora sulla sterrata, aggirando il cancello in legno. Poco oltre l’unico tornante si prende a destra una breve scalinata e si segue poi l’evidente sentiero fino ad una piccola costruzione. Da qui, aggirando tale piccola struttura, si segue l’esile traccia fino alle prime roccette e al punto trigonometrico di vetta.
Pico da Gandaia (484m) – Diff.EE
Cima “gemella” del Pico do Facho, è da questa separata da poche centinaia di metri. Dalla costruzione in precedenza citata per il Pico do Facho, anziché proseguire verso ovest si procede invece verso est, vicino ad un muretto. Scesi quindi di qualche metro ci si trova poi ai piedi delle rocce terminali, da risalire con attenzione ed in arrampicata senza percorso obbligato, fino alla vetta.
Pico do Castelo (437m) – Diff. E
Pico Juliana (440m) – Diff. EE
Altra cima piramidale dominante il versante nord-est dell’isola. Dalla strada di collegamento fra Camacha e Serra de Fora, nel versante nord del gruppo del Pico do Facho, all’altezza di una curva si nota una sterrata in salita contraddistinta da un pannello segnaletico dei sentieri relativo a “Vereda Pico Castelo – Moledo”. È il nostro punto di partenza. Si segue quindi tale sterrata fino ad un passo in cui la strada scende nel versante opposto. Qui, lasciata la strada, si prosegue su un sentiero che si stacca a sinistra, in direzione nord, che ben presto tende a perdersi nella vegetazione. Si punta comunque verso un cartello segnaletico biancorosso, raggiunto il quale si prende a destra la cresta della montagna per rade tracce, seguendo anche altri due cartelli segnaletici. Giunti sulla sommità, con attenzione e senza percorso obbligato, si raggiunge il punto più alto e poco oltre il cippo che contraddistingue la cima.
Pico da Baixo (189m) – Diff.EE
Pico do Macarico (285m) e Pico do Concelho (324m) – diff. E
Panoramiche cime erbose nel versante orientale dell’isola. Si raggiungono per tracce con partenza dalla strada che porta a Serra de Fora.
Pico Branco (450m) – Diff.E
Panoramica cima all’estremità nord-est dell’isola, facilmente raggiungibile sullo splendido percorso “Vereda Pico Branco-Terra Cha”. Dalla strada di collegamento fra Camacha e Serra de Fora, giunti nel versante nord dell’isola all’altezza di una curva con piccolo spiazzo per il parcheggio, si nota una sterrata in salita contraddistinta da un pannello segnaletico dei sentieri relativo al percorso “Vereda de Pico Branco-Terra Cha”. A piedi si prende verso est il sentiero in leggera salita, ben protetto da apposite paratie e con bella vista su due piccole dighe. Raggiunta la base del Pico Branco si prosegue in buona salita, a zigzag, fino a portarsi sul versante est del monte, arrivando dopo un breve tratto pressoché pianeggiante, ad un bivio: verso sinistra si sale in breve alla panoramica sommità del Pico Branco, proseguendo verso destra, dopo breve discesa si arriva invece all’unico rifugio dell’isola, posto sul belvedere di Terra Cha. L’intero percorso è stato realizzato nell’ambito del progetto europeo “Natura 2000”.
La passeggiata geologica – Diff. T (circa mezz’ora fra andata e ritorno)
Cartografia
Una mappa “accettabile” di Porto Santo viene distribuita gratuitamente (anche in italiano) presso l’Ufficio del turismo a Vila Baleira.
La stessa mappa può inoltre essere scaricata dal sito www.visitportosanto.pt
Link diretto: clicca qui
Informazioni pratiche
Come arrivare: Informazioni su www.visitportosanto.pt
Dove dormire: Numerosi Hotel sono presenti nella zona sud dell’Isola, la più turistica. A Vila Baleira è inoltre presente anche un campeggio.
Dove e cosa mangiare: Varia e gustosa la cucina locale. Da ricordare il “Bolo do caco”, un pane locale servito con burro fuso e aglio, l'”Espada”, un pesce impanato e cotto con la banana, e l'”Espetata”, con spiedini di carne con aglio. Numerosi e diffusi in tutte le località Bar e Ristoranti.
Appuntamenti: 15 agosto: celebrazioni nella chiesa di Nostra Signora della Grazie
Documenti necessari: Carta d’Identità
Lingua: Portoghese. Diffuso l’italiano nelle zone turistiche
Fuso orario: Un’ora indietro rispetto all’Italia
Moneta: Euro
Telefono: il prefisso Portoghese e di Porto Santo è 00351. – Per chiamare l’Italia è necessario comporre lo 0039
Elettricità: 220 volt – come in Italia – Attenzione alle prese elettriche, quasi sempre di tipo tedesco
Salute: un Pronto Soccorso presso l’Isola. Un moderno Ospedale è situato nella vicina isola di Madeira.
Indirizzi e numeri utili
- Centro di Salute: Rua Dr. Josè Diamantino Lima – Tel. (+351) 291980060
- Farmacia (aperta da Lunedì a Venerdì – ore 9-13 e 15-19), Rua Joao Goncalves Zarco tel. (+351) 291982577
- Ufficio turistico, presso il Centro di Artigianato in Av.Dr.Manuel Pestana Junior. Tel. (+351)291985189
- Polizia, per urgenze 112
- Taxi, Av.Manuel Gregorio Pestana Junior tel. (+351) 291982123;
- Autobus, Centro della città – Stazione degli autobus tel. (+351) 291982780;
- Noleggio automobili e motoscooter, Moinho Rent a car (www.moinho-rentacar.com), tel. (+351) 291983260
Sito web: www.visitportosanto.pt